Satriano: essere testimoni del sincero amore di Dio Bagno di folla domenica scorsa a Rossano per l’ingresso in diocesi del nuovo arcivescovo Giuseppe Satriano. Da Brindisi, dov’era vicario generale, a RossanoCariati per la presa di possesso canonica di una delle più antiche chiese di Calabria. Due lembi del sud Italia “accomunati dal mare” che – come si legge nella spiegazione dello stemma arcivescovile nel quale fa da sfondo – “richiama proprio il territorio di appartenenza e di destinazione del presule”.
Ad accogliere Satriano c’era il metropolita di Cosenza-Bisignano Salvatore Nunnari e l’amministratore diocesano Antonio De Simone, che ha retto la chiesa locale nel periodo di sede vacante, da quando il predecessore di Satriano, Santo Marcianò, è stato chiamato dal Papa alla guida della Chiesa Ordinariato Militare per l’Italia.
Erano presenti anche gli arcivescovi emeriti di Brindisi-Ostuni e Catanzaro-Squillace, Rocco Talucci e Antonio Cantisani, e il vescovo di Oppido Mamertina-Palmi Francesco Milito. In mattinata il pastore novello ha fatto una sosta poco dopo il limite nord della diocesi, presso la parrocchia del Corpus Domini in Torricella di Corigliano Calabro, dove ha baciato la terra, soffermandosi qualche momento in preghiera. Subito dopo, il suo primo significativo atto: la visita al carcere di Rossano.
Nel pomeriggio l’arrivo a Piazza Steri, nel centro storico cittadino. Qui ad attenderlo, oltre alla comunità diocesana, tanti fedeli provenienti dal brindisino. E dopo l’indirizzo di saluto del sindaco Giuseppe Antoniotti, ed un primo breve messaggio dell’arcivescovo: “Intraprendiamo insieme il cammino dietro Gesù”, processionalmente ci si è spostati verso la cattedrale. All’inizio della celebrazione l’amministratore don De Simone ha rivolto il saluto a nome dell’intera diocesi. A seguire il cancelliere dava lettura della bolla papale di nomina. Quindi la consegna del pastorale da parte dell’arcivescovo metropolita.