Ritiro spirituale del Clero con Padre Donato Ogliari, benedettino, Abbate di San Paolo fuori le Mura in Roma.

Nel cuore della Quaresima, l’Arcivescovo e i sacerdoti della Diocesi si sono ritrovati, nella mattinata di oggi, presso la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino per vivere il ritiro spirituale.

A tenere la meditazione, dopo la preghiera dell’Ora Terza e il saluto di Mons. Aloise, è stato Padre Donato Ogliari, benedettino, Abbate di San Paolo fuori le Mura in Roma, il quale ha fondato la sua riflessione su due capisaldi: la preghiera e l’ospitalità.

Nel brano evangelico dei discepoli di Emmaus, a un certo punto è contenuta l’invocazione: “Resta con noi” che può essere definita come una preghiera dei fedeli in risposta all’ascolto della Parola di cui Gesù, presentatosi come “forestiero”, commenta e interpreta.

Distinguendola dalle preghiere, la preghiera è un atteggiamento interiore, un habitus costante e continuo che consente di stare sempre davanti al Signore. Essa è lo spazio di un unico, ininterrotto abbandono totale a Dio. La preghiera è alimentata dalla memoria e, soprattutto, dal desiderio. Come affermava Sant’Agostino: “Se desideri non smetti mai di pregare”. Un aspetto importante della preghiera è quello liturgico, perché ci inserisce dentro un contesto comunitario, capace di fare passare dall’io al noi. C’è anche la preghiera scritturistica, la cui importanza viene sottolineata da Benedetto XVI che, parlando di Maria afferma che ella si muoveva nelle Sacre Scritture come se fosse a casa sua. La sua vita era intessuta di fili contenuti nella Parola di Dio.

Circa il secondo pilastro, Padre Ogliari ha sottolineato come Gesù risorto si presenta come “forestiero”. Effettivamente, Dio è forestiero nella storia dell’umanità e si fa riconoscere solo in un contesto in cui si vive l’ospitalità dell’altro, che si siede alla stessa mensa. Gesù, da ospitato, diventa ospitante, cioè come colui che comunica tutta la sua vita a chi lo accoglie. Oggi la Chiesa è responsabile di questo tipo di ospitalità. Nell’accoglienza dell’altro, chiunque esso sia, si accoglie Gesù.

Come diceva Sant’Ambrogio: “Cristo è tutto per noi”.

Padre Ogliari ha formulato l’augurio che ogni cristiano possa assaporare la gioia dell’incontro con il Risorto e di comunicarla a tutti.

Alla meditazione è seguita l’adorazione eucaristica e il ritiro si è concluso con gli avvisi dati dall’Arcivescovo.

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