Pellegrinaggio al santuario di San Francesco di Paola: conclusione del percorso formativo delle Caritas parrocchiali

La giornata di domenica 14 maggio vissuta dalla caritas diocesana presso il Santuario di San Francesco di Paola, ha rappresentato la conclusione del percorso formativo “Ama il prossimo tuo come te stesso” avviato lo scorso febbraio che si è snodato in tre tappe e che ha visto protagonisti 90 operatori di 26 caritas parrocchiali e in cui si sono avvicendati tre relatori: Angela Marino della diocesi di Cassano all’Jonio, don Matteo Gattafoni della diocesi di Chieti-Vasto e suor Monica La Monaca, francescana alcantarina, della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. Gli operatori, oltre ad essere stati provocati da contenuti attuali e difficili come l’amore che diventa gesto concreto che doniamo a qualsiasi fratello fragile che incontriamo e la logica dell’operatore caritas che è quella dell’educare, “facendo e facendo fare”, hanno potuto confrontarsi nei laboratori. L’esperienza formativa ha avuto il suo culmine a Paola sui luoghi di san Francesco, dove c’è stata l’accoglienza da parte di padre Domenico Crupi che ha curato una bellissima riflessione su san Francesco e la carità. A seguire, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e le magliette della caritas ed è stato premiato il progetto caritas “Ascoltare-Sorridere-Aiutare” della parrocchia “Santa Maria Assunta” di Longobucco. Il direttore, don Claudio Cipolla, nelle sue conclusioni ha sottolineato la centralità dell’accoglienza e dell’ascolto, quali specifici distintivi dell’esperienza delle caritas parrocchiali, chiamate all’animazione caritativa dentro le comunità e nei territori. Grande entusiasmo ha suscitato la presenza dell’arcivescovo, Mons. Maurizio Aloise, che ha presenziato la celebrazione eucaristica. Sottolineando la centralità del più grande dei comandamenti che è quello relativo all’amore verso Dio e il prossimo, l’arcivescovo ha rivolto l’invito agli operatori caritas di “seguire la strada dell’amore e del vangelo”, ponendo Dio al centro della nostra vita e amando i fratelli, riscoprendo la capacità umana del prendersi a cuore soprattutto quelli più bisognosi che si trovano ad affrontare situazioni di fatica. L’arcivescovo ha spronato i membri delle caritas parrocchiali ad imparare l’arte dell’amore e della carità mettendosi alla sequela di Gesù Cristo, guardando alla scuola di San Francesco e lasciandosi guidare dallo Spirito Santo. Mons. Maurizio si è fermato per il momento di convivialità e condivisione con gli operatori a testimonianza del suo grande affetto ed incoraggiamento per tutti quelli che si spendono per la caritas e per i poveri.

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