XXXIII Giornata Mondiale del Malato: un incontro di speranza e solidarietà

Corigliano-Rossano, 11 febbraio 2025 – Un pomeriggio di gioia, condivisione e profonda spiritualità ha animato la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino in occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato. Sotto il titolo «La speranza poi non delude» (Rm 5,5), l’evento ha riunito malati, operatori sanitari e volontari in una celebrazione che ha portato luce e conforto a tutti i presenti.

La celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo S.E. Mons. Maurizio Aloise, ha rappresentato un’occasione speciale per riflettere sulla fragilità umana e sull’importanza della cura e della compassione. Durante la sua omelia, Mons. Aloise ha ricordato che “la sofferenza non ci isola, ma ci mette in relazione con gli altri”, sottolineando come ogni gesto di cura sia un atto di speranza e di amore cristiano. “Siamo tutti chiamati a diventare angeli di speranza gli uni per gli altri”, ha affermato con passione, invitando la comunità a vivere la solidarietà e la misericordia come cuore della fede.

L’atmosfera è stata arricchita dalla presenza di medici, infermieri, ostetriche e operatori sanitari dei presidi ospedalieri di Corigliano e Rossano, che hanno partecipato attivamente alla celebrazione, testimoniando il loro impegno quotidiano accanto ai malati. Presenti anche le associazioni che operano nel territorio, tra cui Unitalsi, Raggio di Sole, Figli della Luna, Azzurra e Unione e Forza, oltre ai volontari dell’AVO, che hanno contribuito a rendere la giornata un vero momento di festa.

Un momento particolarmente suggestivo è stata la processione iniziale, durante la quale è stata portata in chiesa l’effigie della Madonna di Lourdes, accompagnata dai barellieri dell’Unitalsi. Ai suoi piedi, un pezzo autentico della grotta di Massabielle ha ricordato le apparizioni di Lourdes, rendendo ancora più intensa la preghiera comune. Ogni associazione ha deposto ai piedi della Madonna i segni rappresentativi delle proprie realtà, in un gesto simbolico di affidamento e speranza.

La celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti del Dott. Carlo Cimino, in rappresentanza della direttrice Maria Pompea Bernardi e della direzione sanitaria ospedaliera, che ha espresso gratitudine per la partecipazione corale e lo spirito di solidarietà che ha caratterizzato l’evento.

Un segno tangibile di speranza

La Giornata Mondiale del Malato ha ricordato a tutti che la cura del prossimo è il riflesso più autentico dell’amore di Dio. “La vita è un dono meraviglioso”, ha sottolineato Mons. Aloise, “anche quando essa è segnata dalla fragilità e dalla sofferenza. Non siamo soli: il Signore ci accompagna e ci sostiene attraverso le mani di chi si prende cura di noi.”

Questa celebrazione è stata un segnale forte e chiaro: la sofferenza può essere vissuta come un’opportunità di condivisione e crescita, e ogni gesto di amore e attenzione è un seme di speranza che porta frutto.

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