Solennità dell’Immacolata Concezione

Solennità dell’Immacolata Concezione – 8 dicembre 2025 – Corigliano Rossano –
Nella giornata di Lunedì 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’Arcivescovo ha presieduto le celebrazioni eucaristiche nel territorio diocesano, vivendo con le comunità un’intensa giornata di fede e di preghiera mariana.

Al mattino l’Arcivescovo ha celebrato la Santa Messa solenne nella Cattedrale di Rossano e al termine con le autorità civili e militari si è recato al monumento dedicato all’Immacolata per l’omaggio floreale; nel pomeriggio ha presieduto la celebrazione nella Parrocchia dell’Immacolata di Corigliano, rinnovando l’affidamento alla Vergine Maria e incontrando numerosi fedeli.
Nel corso dell’omelia, l’Arcivescovo ha invitato a contemplare il mistero dell’Immacolata a partire dal Vangelo dell’Annunciazione, che ci introduce nella casa di Nazaret, luogo ordinario e quotidiano in cui Dio entra nella storia dell’umanità. «Il Signore – ha sottolineato – usa gli spazi ordinari della vita: la strada, la casa, la quotidianità. È lì che il cuore si rivela e che la grazia può fiorire».
Commentando il saluto dell’angelo a Maria – «Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te» – l’Arcivescovo ha evidenziato come Dio doni a Maria un nome nuovo, che rivela la sua identità più profonda: totalmente avvolta dalla grazia divina, preservata dal peccato e pienamente disponibile al progetto di Dio. In lei si realizza l’umanità come Dio l’ha pensata: libera, armoniosa, capace di un “sì” coraggioso e fiducioso.

Richiamando la Lettera agli Efesini, l’Arcivescovo ha ricordato che anche ogni uomo e ogni donna è stato scelto da Dio «prima della creazione del mondo» per essere santo e immacolato nell’amore. «Il “sì” di Dio – ha affermato – viene prima del nostro sì». Maria è il capolavoro di questo progetto, ma ciò che Dio ha compiuto in lei desidera realizzarlo anche in ciascuno di noi.
Ampio spazio è stato dedicato al significato del Battesimo, definito come la nostra “grazia originaria”: il dono con cui Dio ci ha chiamati figli amati, imprimendo nella nostra vita una bellezza che nessun peccato o fallimento può cancellare. Riprendendo un invito caro a Papa Francesco, l’Arcivescovo ha esortato i fedeli a ricordare e custodire la data del proprio Battesimo, giorno in cui ciascuno ha ricevuto un nome nuovo e una dignità incancellabile.

Non è mancato il riferimento alla fatica quotidiana del combattimento tra il bene e il male, ricordata dal racconto della Genesi. In questa lotta, Maria Immacolata è Madre e sorella che accompagna, sostiene e incoraggia i piccoli “sì” di ogni giorno, insegnando uno stile di vita fondato sull’amore ricevuto e donato, sull’ascolto, sulla cura e sulla relazione.
Concludendo, l’Arcivescovo ha affidato a Maria le famiglie, le comunità e il cammino di tutta la Chiesa locale, invitando tutti a ripetere con fiducia il suo “Eccomi”: un sì capace di cambiare la storia, aprire alla gioia e far nascere Cristo nel mondo.
La celebrazione si è conclusa con un momento di affidamento alla Vergine Immacolata, perché accompagni il popolo di Dio nel vivere da figli che lodano la gloria della grazia del Signore.

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