
Rossano, 30 giugno 2025 – Si è svolta oggi, presso il Monastero delle Clarisse di Rossano, una solenne celebrazione eucaristica di ringraziamento per la lunga presenza delle Monache Clarisse, che dopo tanti anni di vita contemplativa nella comunità si apprestano a lasciare il monastero.
La Santa Messa è stata presieduta da S.E. Mons. Maurizio Aloise e a S. E. Mons. Luigi Renzo, Vescovo emerito, alla presenza di numerosi sacerdoti, religiose, e di un folto gruppo di fedeli accorsi a rendere omaggio alle sorelle clarisse: suor Margherita, suor Teresa e suor Anna Clara.
Durante l’omelia, l’Arcivescovo ha espresso con profonda commozione un sentimento di gratitudine unito al dispiacere per la partenza delle religiose, sottolineando il significato profondo della loro testimonianza silenziosa, fedele e orante:
“Dopo tanti anni di presenza orante, silenziosa e luminosa – ha detto – le nostre sorelle clarisse si preparano a lasciare questo monastero, questa terra, questo popolo che tanto hanno amato. Non è un addio, ma un passaggio. Un passaggio che ci interpella, ci ferisce, ma che allo stesso tempo ci illumina, perché vissuto nella fedeltà radicale al Vangelo.”
Rivolgendosi direttamente alle suore, l’Arcivescovo ha ricordato che la loro missione, vissuta nell’umiltà e nella preghiera, ha toccato in profondità la comunità:
“La loro vita ha toccato tante esistenze, ha sostenuto nei momenti più bui, ha dato speranza. Non hanno gestito opere né scuole, ma sono state una presenza che intercede, che custodisce, che ama gratuitamente.”
La decisione del trasferimento, dettata da motivi concreti come l’età avanzata, le condizioni di salute e la mancanza di nuove vocazioni, è stata accolta come un atto di obbedienza profonda alla volontà di Dio:
“Il Vangelo di oggi è chiarissimo: ‘Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo… Seguimi!’. Forse oggi, sorelle carissime, quel privilegio di Madonna Povertà – come lo chiamava Santa Chiara – lo state vivendo in pienezza.”
Nel concludere, l’Arcivescovo ha invitato la comunità a non sentirsi “orfana”, ma a continuare a vivere nella comunione dei santi e nella fiducia che la preghiera delle Clarisse continuerà a sostenerla, anche da lontano.
“Rossano forse si svuota di presenza, ma non di santità. La vostra fedeltà oggi è come un seme che si getta nel solco della storia e che, ne siamo certi, darà frutto nei tempi e nei modi che solo Dio conosce.”
La celebrazione si è conclusa in un clima di intensa commozione e profonda gratitudine e con un saluto di profonda gratitudine da parte della Madre Badessa suor Rosa, che ha ringraziato la comunità di Rossano per l’affetto e la vicinanza dimostrati nel corso degli anni alle sorelle del monastero.
