Sabato Santo. In silenzio davanti alla croce

Preghiera

Signore Gesù,
in questo giorno in cui contempliamo la tua Passione, ci mettiamo in silenzio davanti alla Tua Croce.
Nel racconto della Passione, non ci sono grida disperate, ma un amore che si compie con dignità e forza.
Tu sei il Re che sale il trono della Croce
non per dominare, ma per salvare.
Tu muori non perché la violenza ha vinto,
ma perché l’amore ha deciso di non tirarsi indietro.
Signore, ci inginocchiamo davanti al mistero del tuo sacrificio con il cuore pieno di domande,
ma anche di speranza.
Perché se l’amore ha saputo soffrire così,
allora niente è perduto.
Se dalla tua morte può nascere la vita,
allora anche le nostre ferite possono essere redente.
Se hai amato fino alla fine,
allora non c’è notte che il tuo amore non possa illuminare.
Ma oggi, Signore, davanti alla tua Croce, non possiamo non vedere anche le nostre colpe,
i disordini che abitano le nostre scelte,
le condotte che calpestano la dignità degli altri,
le parole che feriscono, le omissioni che uccidono,
i comportamenti non morali che allontanano il cuore dall’amore vero,
dalla giustizia, dalla verità, dalla pace.
Abbiamo spesso smarrito la via, tradendo la speranza con l’indifferenza,
la prepotenza, l’egoismo.
Insegnaci, Signore, a riconoscere il male e a combatterlo con il bene,
a scegliere ogni giorno gesti ispirati dalla speranza,
che costruiscano fraternità, che curino le ferite,
che restituiscano dignità e fiducia a chi è caduto o si è smarrito.
Donaci, Signore, la speranza che ha sostenuto Maria, tua Madre, che non è fuggita ma è rimasta,
salda ai piedi della Croce.
Donaci la speranza di Giovanni,
che ha saputo accogliere, anche nel dolore,
la missione che tu gli hai affidato:
“Ecco tua madre.”
Donaci la speranza di quel centurione,
che ai piedi del tuo corpo trafitto
ha riconosciuto in te il Figlio di Dio.
Insegnaci che la speranza non è illusione,
ma certezza che anche nei momenti più bui
Tu sei con noi.
Signore Gesù,
in questo Anno Giubilare della Speranza,
donaci occhi per vedere la tua luce dentro le nostre croci, e un cuore per credere che la tomba non sarà la fine.
Fa’ che ogni nostro venerdì santo
porti già dentro il mattino della Pasqua.
Che anche oggi, anche adesso,
possiamo dire con fede e coraggio:
“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.”
Perché nelle tue mani,
anche ciò che sembra finito, rinasce. Amen.

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