
Ritiro di Avvento dei Catechisti – Santuario della Madonna di Schiavonea
7 dicembre 2025
Si è svolto ieri, domenica 7 dicembre 2025, presso il Santuario della Madonna di Schiavonea, il tradizionale Ritiro di Avvento dei Catechisti, un momento di grazia e di formazione promosso dall’Ufficio Catechistico Diocesano, che ha visto la partecipazione di numerosi catechisti provenienti dalle diverse parrocchie del territorio.
La meditazione centrale della giornata è stata guidata da don Giuseppe, dell’Ufficio Catechistico Diocesano, che ha proposto una riflessione a partire dal Vangelo di Mt 3,1-12, presentando la figura di Giovanni Battista come modello di testimone della speranza.
Nel deserto della sua predicazione, Giovanni non solo annuncia la venuta imminente del Messia, ma invita a una conversione concreta, intesa come “cammino paziente di rinnovamento della mente e del cuore”, capace di generare un autentico cambiamento di vita e un nuovo sguardo su Dio e sulla sua vicinanza.
Un ampio spazio della meditazione è stato dedicato alla spiritualità del catechista, chiamato a essere innanzitutto “amante della Parola di Dio”: un credente che sa leggere, meditare, pregare e lasciarsi trasformare dalla Sacra Scrittura.
La vita interiore del catechista — è stato sottolineato — si nutre della preghiera personale, dell’Adorazione Eucaristica, della partecipazione alla Messa, del sacramento della Riconciliazione e dell’accompagnamento spirituale. Coltivando queste dimensioni, il catechista vive più profondamente la sua missione: essere testimone di una speranza che nasce dalla fede e dall’unione con Cristo, e che si esprime in uno stile quotidiano di amore concreto.
La giornata si è conclusa con la celebrazione dei Secondi Vespri della II Domenica di Avvento, presieduti dall’Arcivescovo, che nella sua riflessione ha offerto ai catechisti parole dense di incoraggiamento e orientamento spirituale.
Prendendo spunto dall’esortazione paolina: «Rallegratevi nel Signore, sempre… Il Signore è vicino!» (Fil 4,4-5), l’Arcivescovo ha ricordato che la gioia cristiana non nasce dai risultati, dalle attività o dai successi pastorali, ma dalla certezza della vicinanza del Signore: “È questa vicinanza — ha affermato — che ci permette di essere davvero testimoni di speranza”.
L’Arcivescovo ha delineato un ritratto ricco e profondo del catechista come annunciatore della vicinanza di Dio, colui che non trasmette soltanto contenuti ma una presenza, una luce, una misericordia capace di sollevare e di consolare.
Nei testi dei salmi e nel Magnificat, Maria è stata presentata come maestra di attesa e di fiducia: “Beata colei che ha creduto!”, antifona che — ha spiegato — illumina anche il ministero dei catechisti, chiamati a credere nell’azione di Dio che opera e trasforma anche quando non è ancora visibile.
Al centro della riflessione dell’Arcivescovo è stato posto un invito forte e attuale: il dono dell’affabilità cristiana.
Non semplice cortesia esteriore, ma mitezza del cuore, capacità di rimanere benevoli anche nelle situazioni difficili, serenità che sgorga dalla pace di Dio. L’affabilità — ha spiegato — è “il volto della gioia interiore”, è ascolto, attenzione, forza mite che crea spazi di speranza e rende credibile l’annuncio del Vangelo. È lo stile stesso di Gesù, mite e umile di cuore.
Per questo — ha proseguito — l’affabilità è essenziale nella missione dei catechisti: perché fa sentire ogni persona accolta e preziosa; perché crea un clima in cui la Parola può germogliare; perché mostra che la fede non è rigidità, ma umanità piena; perché rende percepibile la vicinanza di Dio più di qualsiasi discorso.
L’Arcivescovo ha concluso affidando tutti i catechisti alla materna intercessione di Maria e invitandoli a vivere questo Avvento come tempo di vigilanza, mitezza e testimonianza: “Il Signore che viene — ha detto — ci trovi capaci di sperare e di far sperare. E come Maria, pronti a dire: ‘Si compia in me la tua parola’”.
L’Ufficio Catechistico ringrazia quanti hanno partecipato e quanti hanno collaborato alla realizzazione del ritiro, rinnovando a tutti l’augurio di un fruttuoso cammino di Avvento, nella gioia e nella speranza del Signore che viene.
