
DIO CERCA SEMPRE “OPERAI”, PER LA SUA “MESSE”!
Ancora una volta, il Vangelo di oggi (Mt 9, 35-10, 1.6-8), ci esorta ad esercitarci nella Speranza…, con l’augurio che sia sempre operosa, e mai oziosa! Non basta, cioè, limitarsi solo a ciò che noi ci aspettiamo da Dio, ma anche scoprire che cosa Dio si aspetta da noi. Gesù ci conferisce ogni suo potere: “Strada facendo (e quindi non solo nelle nostre rassicuranti Chiese e Parrocchie…!), predicate…, guarite…, risuscitate…, purificate…, scacciate…, Gesù mostra così, tutta la sua vicinanza ed il suo Amore, verso un’Umanità attanagliata dalla sofferenza e dalla morte: “Vedendo le folle, ne sentì “compassione” (v 36). Ma ci chiede anche tanta collaborazione: “Questa è la strada, percorretela”, ci ricorda il Profeta Isaia (Is 30, 21). Il Signore vuole che collaboriamo con Lui, in questa “Missione”, e ci chiede di essere suoi seguaci: “Pregate il Signore della messe, che mandi operai…” (v 37).
C’è una moltitudine di persone, anche oggi, nel nostro mondo, disorientate e prive di speranza, troppo spesso in preda alle più cocenti delusioni, ed amareggiata dalle prove della vita. C’è bisogno di nuovi “Operai”, quali Testimoni credibili, in questa “Messe” tanto bisognosa, non tanto di gente oziosa e passiva (Molti, infatti, preferiscono l’oziosità della piazza…, o accampare scuse di ogni genere, pur di disertare l’invito del Signore), ma di gioiosi annunciatori di una Speranza, che sorregge e sostiene tutti gli sfiduciati e i delusi. Forse anche “delusi”, a causa di tanti (pseudi) Pastori, che anziché “pascere il gregge” loro affidato, e radunarlo, ecc.,. si sono “serviti” di esso, favorendone la dispensione, per i propri contornaconti.
I Doni di Dio, si sa, non hanno certamente prezzo, ma tanto valore sì, e soprattutto non possono e non devono essere “mercanteggiati”: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (v 8b). Gesù ci chiama, nel nostro piccolo, ad essere solerti collaboratori del suo piano di Redenzione, per restituire vita e dignità, con un prezioso “Annuncio di Salvezza”, il cui unico corrispettivo, è portare ai tanti che attendono, lo stile e il Volto amoroso del Padre. Pertanto, ti preghiamo, Signore, donaci la consapevolezza che Tu ci ami, perché solo sostenuti da questa certezza, riusciremo a vincere ogni frustrazione, resistenza, risentimento, in modo da raggiungere quella “Pace Messianica”, che
Tu prometti a tutti coloro che sanno attenderti, con umiltà e gioia, nel santo Natale. A tutti l’Augurio, di vivere con solerzia, questo cammino di Avvento.
don Michele Romano
