
Nel pomeriggio di ieri, 13 dicembre 2025, la comunità di Cariati ha vissuto un momento di profonda gioia e intensa partecipazione con la solenne riapertura della chiesa parrocchiale di Cristo Re, restituita ai fedeli dopo un significativo intervento di restauro e riqualificazione.
Alla celebrazione hanno preso parte numerose autorità civili, militari e religiose, insieme a una grande partecipazione di fedeli, a testimonianza del forte legame tra la chiesa parrocchiale e il tessuto sociale della città.
I lavori di restauro sono stati coordinati dal parroco don Giorgio, in stretta collaborazione con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, che hanno accompagnato con impegno, pazienza e spirito di servizio tutte le fasi dell’intervento, curando non solo il recupero strutturale ed estetico dell’edificio sacro, ma anche il cammino comunitario vissuto durante il periodo di chiusura.
La solenne celebrazione eucaristica, nella III Domenica di Avvento – Domenica Gaudete, è stata presieduta dall’Arcivescovo, che nella sua omelia ha posto al centro il tema della gioia, filo conduttore della liturgia e dell’evento stesso.
“Rallegratevi sempre nel Signore”, ha ricordato il Presule, sottolineando come la restituzione della chiesa rinnovata rappresenti un segno visibile di una promessa più grande: Dio non si stanca di ricostruire il suo popolo.
Richiamandosi alle parole del profeta Isaia, l’Arcivescovo ha paragonato la chiesa restaurata a un deserto che finalmente fiorisce, segno di una storia che, attraversata da attese e sacrifici, torna a vivere grazie alla presenza del Signore. Una gioia che non nasce semplicemente dal riavere un edificio, ma dal riconoscere Chi viene ad abitare in mezzo alla comunità.
Ampio spazio è stato dedicato al significato della chiesa e dell’altare, cuore vivo della chiesa, dove converge tutta la storia della salvezza: mensa del sacrificio e del convito, luogo di unità, di pace e di speranza. La chiesa riaperta, ha ammonito l’Arcivescovo, sarà davvero viva solo se rimarrà porta aperta ai poveri, agli affaticati, a chi cerca senso e misericordia.
Infine, un forte invito alla responsabilità comunitaria: il restauro delle pietre richiama il dovere di custodire il vero tempio, fatto di relazioni, carità, perdono e testimonianza quotidiana.
La celebrazione si è conclusa con una preghiera corale affinché la chiesa di Cristo Re sia sempre casa di gioia, luogo di riconciliazione e segno concreto della presenza di Dio, che viene e rinnova ogni cosa.
Un evento che segna non solo la riapertura di un edificio, ma l’inizio di una nuova tappa di cammino spirituale e comunitario per l’intera parrocchia di Cariati.
