Giubileo diocesano Della Speranza. Udienza con Papa Leone XIV e Attraverso la porta santa preghiera alla tomba di San Pietro

I momenti del Giubileo vissuti oggi sono stati, come quelli di ieri, altrettanto belli e significativi. Partiti di buon mattino da Grottaferrata, ci siamo immessi nel fiume di persone provenienti da tante parti del mondo e che sono state accolte dall’abbraccio universale del Colonnato di San Pietro. Il passaggio del Papa, sorridente e benedicente, in tutti i settori della grande Piazza, ha creato un clima di festa e di gioia, che ha preparato l’ascolto di quanto il Santo Padre ha detto durante l’udienza. La proclamazione in diverse lingue di un brano biblico, tratto dalle Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, ha preceduto la riflessione di Leone XIV, il quale ha evidenziato come i discepoli di Gesù, oggi, sono chiamati a vedere la realtà del mondo in modo nuovo. Tutto, infatti, ormai va guardato alla luce della risurrezione di Gesù. Il Papa, inoltre, ha citato un grande pensatore, un Cardinale del XV secolo, Nicola Cusano, il quale ha sviluppato una riflessione profonda sulla Speranza. Egli afferma che “Sperare è non sapere”, è vedere la realizzazione di quello che ancora non c’è. I suoi scritti sono pieni di luce. Egli scelse fin da giovane di frequentare chi aveva Speranza, credeva nell’umanità, sostenendo che gli opposti possono vivere insieme e l’unità è un dono grande per la Chiesa. Nicola Cusano ha anche teorizzato la “dotta ignoranza”, una forma di grande intelligenza perché, accogliendo le tante domande poste alla Chiesa, questa ha la possibilità di dimostrare che, pur non avendo risposte a tutto, è depositaria della verità più vera: la presenza di Gesù Risorto, che cammina nella storia dell’umanità.


Anche oggi – ha affermato il Papa – come al tempo di Nicola Cusano, alla Chiesa vengono poste tante domande che, se vengono accolte con il giusto atteggiamento, diventano provvidenziali. Essa non ha risposte a tutte le domande, ma testimonia la certezza della presenza viva di Gesù Risorto. E questo è un cammino di Speranza, non solo per la Chiesa, ma per tutta l’umanità.


Dopo l’udienza abbiamo partecipato alla concelebrazione eucaristica, sempre in Piazza San Pietro, presieduta dal Vescovo di Ischia, Mons. Carlo Villano. L’attraversamento della Porta Santa, vissuta, idealmente, a nome dell’intera nostra Chiesa Diocesana, ci ha permesso di portare a compimento il nostro Giubileo.


Il viaggio di ritorno, caratterizzato dalla lode e dal ringraziamento al Signore e al nostro Arcivescovo, ci ha aiutati ad interiorizzare ogni singola esperienza vissuta in questi giorni, con la speranza che ognuno di noi metta a frutto l’abbondanza della grazia ricevuta.

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