Giubileo della Speranza: Un’Onda di Gioia invade Roma con i Pellegrini dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati

137 pellegrini dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati tra i protagonisti del Giubileo vissuto il 28 e 29 aprile 2025

ROMA – Un’esplosione di gioia, un fiume di sorrisi, un’onda di speranza ha travolto la Città Eterna nei giorni del 28 e 29 aprile 2025, in occasione del Giubileo dedicato alle persone con disabilità! E la nostra amata Arcidiocesi di Rossano-Cariati è stata protagonista di questa straordinaria celebrazione con ben 137 pellegrini che hanno portato con sé la luce e la vitalità della nostra terra calabra.

Persone con disabilità, accompagnatori, familiari e semplici pellegrini: un cuore pulsante di umanità si è messo in cammino, guidato con amore e dedizione dall’Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati. Questa meravigliosa iniziativa, promossa con la benedizione del nostro amato Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, ha visto la sinergia di forze preziose del nostro territorio.

Un plauso speciale va alle associazioni che hanno aderito con entusiasmo: l’Associazione “Azzurra” guidata dal dinamico presidente Antonio Gallina; l’Associazione “Raggio di sole” con la sua solare presidente Luisa Picciolo e l’energica responsabile delegata Emilia Parrilla; l’instancabile gruppo del “Quadrifoglio” di Pino Rubinetto.

Un pensiero affettuoso va anche al gruppo di persone sorde della Pastorale Sordi dell’arcidiocesi, accompagnate dalla referente e interprete di pellegrinaggio Giovanna Giardino, che con la loro presenza silenziosa ma eloquente hanno arricchito questo evento. E come non citare la preziosa Annamaria Cassano, un angelo custode per le persone con particolari fragilità.

L’organizzazione di questo memorabile pellegrinaggio ha richiesto l’attivazione di una segreteria efficientissima, guidata con maestria da Marilena La Torraca con la preziosa collaborazione di Barbara Amendolara. A loro, insieme a tutti gli instancabili collaboratori dell’ufficio, va il nostro più sentito saluto e ringraziamento per l’impegno straordinario che hanno profuso, tessendo con cura ogni dettaglio di questo viaggio del cuore.

Due giorni di fede, festa e fraternità

Lunedì 28 aprile, i nostri pellegrini hanno vissuto un momento di profonda spiritualità attraversando la Porta Santa della maestosa Basilica di San Paolo fuori le mura; un gesto carico di significato e speranza. La possibilità di accostarsi al sacramento della Confessione accessibile ha rappresentato un segno tangibile dell’amore inclusivo della Chiesa. Nel pomeriggio, sempre in basilica, abbiamo avuto la gioia di vivere una Santa Messa accessibile a tutti che ha toccato le corde dell’anima dei fedeli con disabilità e non.

Martedì 29 aprile, Piazza San Pietro si è trasformata in un vibrante luogo di incontro e riflessione. Anche qui la giornata è iniziata con l’attraversamento della Porta Santa della maestosa basilica vaticana.
A seguire, la catechesi illuminante di S.E. Mons. Rino Fisichella ha offerto spunti profondi e parole di conforto, toccando il cuore di tutti i presenti. Le testimonianze che si sono susseguite hanno rappresentato un inno alla vita, alla resilienza e alla fede incrollabile.
Il pranzo di benvenuto nei suggestivi Giardini di Castel Sant’Angelo ha offerto un’occasione preziosa per condividere gioia e fraternità, preludio al grande momento di festa che ha animato il pomeriggio. I truck food solidali, con i loro spazi di ristoro accessibili, hanno aggiunto un tocco di convivialità e inclusione.

Il convegno CEI “noi pellegrini di Speranza“

Nella mattinata del 28 aprile si è celebrato anche il convegno delle persone con disabilità a cura dell’ufficio per la pastorale delle persone con disabilità della Cei. La nostra Arcidiocesi era presente con i delegati rappresentanti dell’ufficio diocesano: Elvira Fontanella e Giorgio Sprovieri. Un grazie di cuore va soprattutto alla nostra amata responsabile del servizio nazionale Suor Veronica Donatello.
Il titolo del convegno era: “noi pellegrini di speranza“. Due i focus del Convegno: il “Progetto di vita”, come diritto alla piena realizzazione personale e sociale, e il rapporto tra scienza, tecnologia ed etica, con un’attenzione particolare agli strumenti e alle buone pratiche che rendono l’autonomia e la partecipazione realmente possibili. L’appuntamento ha visto, tra gli interventi, anche il racconto di esperienze concrete.
Parallelamente al Convegno e per i due giorni del Giubileo delle persone con disabilità, l’ufficio nazionale ha organizzato “Le Vie della Speranza”: 35 stand lungo via della Conciliazione per raccontare il mondo della partecipazione attraverso progetti, esperienze e testimonianze.

Un incontro che ha lasciato il segno: suor Genevieve
Tra le sorprese del Giubileo, anche un incontro commovente con suor Genevieve, la suora amica di Papa Francesco che ha pianto davanti alla sua bara. “Ci ha donato una testimonianza umile, semplice e piena di amore – raccontano i presenti –. Il suo sguardo parlava di misericordia e di speranza”. Un momento breve, ma indimenticabile.

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