Festa Diocesana dell’Achiropita
Una celebrazione di fede, memoria e speranza per il futuro della nostra Chiesa
Corigliano Rossano, 13 agosto 2025 – Si è svolta ieri sera, nella cornice solenne e carica di devozione che ogni anno accompagna la celebrazione della Festa Diocesana dell’Achiropita, la concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Maurizio, Vescovo della Diocesi, insieme al clero diocesano, alla presenza delle autorità civili e militari, dei sindaci dei Comuni del territorio e di numerosi fedeli provenienti da tutte le parrocchie.
La celebrazione si è svolta in un clima di intensa spiritualità e partecipazione, resa ancora più viva dall’animazione liturgica curata dai cori delle parrocchie della Diocesi, che hanno unito voci e cuori in un unico canto di lode alla Vergine Achiropita, patrona amata e venerata dal popolo.
Quest’anno la festa ha assunto un significato particolare, commemorando anche il 10° anniversario dell’alluvione che colpì duramente il territorio diocesano. In questo contesto, la figura di Maria, venerata come Madre della Chiesa e Maestra della Vita, è stata richiamata dal Vescovo nell’omelia come segno di speranza e rinascita.
Nel suo messaggio, Mons. Maurizio ha invitato la comunità a guardare avanti, lasciandosi guidare dalla novità dello Spirito, così come fece Maria accogliendo nella sua vita il Figlio di Dio. “Non ricordate più le cose passate… Ecco, faccio una cosa nuova!”, ha ricordato citando il profeta Isaia, per esortare a non cedere alla nostalgia o al rimpianto, ma a vivere con fede il presente e a costruire con fiducia il futuro.
Il Vescovo ha inoltre sottolineato il ruolo rivoluzionario di Maria, donna dell’ascolto e del servizio, che ci indica uno stile ecclesiale fatto di umiltà, vicinanza, concretezza e carità operosa. “Mettiamoci alla sua scuola – ha detto – per essere Chiesa viva, che non si limita a conservare, ma che annuncia, che non si chiude nei propri recinti, ma che si fa missionaria e accogliente.”
Il suo appello ha coinvolto ogni ambito della comunità: dai presbiteri agli operatori pastorali, dai giovani agli amministratori pubblici, tutti chiamati a contribuire a costruire una Chiesa che, come Maria, “vede l’invisibile e spera anche quando tutto sembra perduto”.
Il Vescovo ha indicato Maria come modello per la nostra Chiesa diocesana, evidenziando tre tratti fondamentali del suo stile, da assumere come stile pastorale ed ecclesiale:
- L’ascolto – Maria ascolta la Parola di Dio e la custodisce nel cuore. Anche la nostra Chiesa è chiamata a riscoprire la centralità della Scrittura, della catechesi, della liturgia e della preghiera, perché ogni cammino pastorale autentico nasce dall’ascolto profondo della voce del Signore.
- L’umiltà – Maria non cerca visibilità, ma si mette a servizio. Come comunità ecclesiale, siamo chiamati a uno stile di prossimità e servizio, senza protagonismi, portando Cristo e non noi stessi.
- La speranza operosa – Maria si alza e va. Non resta ferma. Così anche la nostra Chiesa deve essere in uscita: una Chiesa che visita, che ascolta il grido silenzioso di chi soffre, dei poveri, dei giovani, degli sfiduciati. Una Chiesa che cammina, che si mette in movimento, che costruisce speranza concreta.
Il Vescovo ha quindi affidato alla Vergine Achiropita l’intera Diocesi, auspicando che il suo volto – non dipinto da mano d’uomo, ma dipinto dal cuore di Dio – continui ad essere guida e ispirazione nel cammino di fede, di servizio e di rinnovamento delle nostre comunità.
La celebrazione si è conclusa con una solenne processione che ha condotto i fedeli dinanzi all’icona della Madonna Achiropita, dove si è vissuto un intenso momento di preghiera corale per invocare il dono della pace. In un clima di profonda commozione e unità spirituale, l’intera comunità si è raccolta ai piedi della Vergine, segno vivo e materno di speranza, per affidare a Lei le attese e le ferite del mondo. Dinanzi al suo volto, scolpito nel cuore del popolo, la Chiesa diocesana ha rinnovato il proprio impegno a essere costruttrice di pace e testimone di unità.

