Festa di San Giovanni di Dio, celebrata dall’Arcivescovo Maurizio nella Chiesa Cattedrale di Rossano

Oggi pomeriggio, la Chiesa Cattedrale di Rossano ha ospitato la solenne celebrazione in onore di San Giovanni di Dio, presieduta dall’Arcivescovo di Rossano, Mons. Maurizio, con la partecipazione dei presbiteri dell’unità pastorale del centro storico della città.
Durante la Santa Messa, che ha avuto luogo nella Prima Domenica di Quaresima, l’Arcivescovo Maurizio ha centrato la sua omelia sul significato delle tentazioni di Gesù nel deserto, un momento decisivo nella vita del nostro Signore che segna l’inizio del suo ministero pubblico. «Oggi, mentre celebriamo la Prima Domenica di Quaresima, siamo chiamati a riflettere sulle tentazioni di Gesù, un momento che ci interroga profondamente sulla nostra vita di fede» ha detto l’Arcivescovo.


Mons. Maurizio ha sottolineato come Gesù, pur essendo pieno dello Spirito Santo, ha affrontato il diavolo con la forza della Parola di Dio, insegnandoci che la vera libertà non è nei beni materiali o nel successo mondano, ma nell’obbedienza totale al Padre.
In questa occasione, l’Arcivescovo ha anche voluto ricordare la figura di San Giovanni di Dio, il fondatore dell’Ordine Ospedaliero, che ha incarnato nella sua vita la verità della carità cristiana. Nato nel 1495 in Portogallo, San Giovanni di Dio è stato un grande esempio di servizio e dedizione agli altri, soprattutto verso i malati e i poveri, seguendo l’esempio di Cristo.
L’Arcivescovo ha ripercorso la storia di San Giovanni di Dio, evidenziando come la sua vita fosse stata segnata da esperienze difficili, ma anche da un radicale cambiamento che lo portò a dedicarsi interamente ai più bisognosi. Giovanni di Dio fondò il suo primo ospedale a Granada nel 1539, dando vita a un’opera che si è estesa nel tempo fino a diventare una realtà internazionale. La sua eredità spirituale è ancora oggi una fonte di ispirazione per tanti che operano nella cura dei malati e dei poveri.
L’Arcivescovo ha fatto pregare la comunità per gli innumerevoli disagi che affronta la sanità in Calabria, proprio mentre viene dichiarato dal governo lo «stato di emergenza» nel sistema ospedaliero della Calabria.
Nell’omelia, l’Arcivescovo ha richiamato l’importanza della carità come segno tangibile della fede, esortando i fedeli a vivere una Quaresima che non si limiti a rinunce esteriori, ma che diventi un cammino di purificazione interiore, che si traduca in atti concreti di amore verso il prossimo, specialmente verso chi è nel bisogno.
Concludendo la celebrazione, l’Arcivescovo ha chiesto l’intercessione di San Giovanni di Dio affinché tutti i fedeli possano seguire il suo esempio di servizio disinteressato e diventare testimoni autentici del Vangelo. Ha anche augurato a tutti una serena Quaresima, invitando a vivere questo tempo come un’opportunità per rinnovare la propria fede attraverso gesti concreti di solidarietà e amore.


La festa di San Giovanni di Dio, celebrata con grande devozione, ha rappresentato un momento di riflessione profonda sulla carità cristiana, sull’importanza del servizio agli altri e sul significato del cammino quaresimale verso la Pasqua.

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