
L’INSTANCABILE “RICERCA” DI DIO: VUOLE CHE NEANCHE UNO SI PERDA.
“Dio vuole che tutti gli uomini – ci dice San Paolo – siano salvati” (1Tm 2, 4), ed il Vangelo di oggi (Mt 18, 12-14), ce ne dà la conferma: “Che neanche uno di questi piccoli si perda” (v 14).
Questa Parabola della “Pecora smarrita”, ha da sempre commosso i primi cristiani, tant’è che l’effige di Gesù, “Buon Pastore”, si trova già presente, come immagine, sulle Catacombe di Roma, ed oggi anche, sul frontespizio del Catechismo della Chiesa Cattolica.
La volontà Salvifica di Dio, è stata così forte, fino al Sacrificio di suo Figlio, sulla Croce.
Oggi, è Cristo stesso, che viene a cercare ognuno di noi, affinché torniamo “al suo Ovile”, alla sua amicizia, e al suo Amore! In tal modo, anche noi, dovremmo imparare a ricambiare questo Amore!
Come sarebbe auspicabile che pure noi (“Utinam!”), potessimo lasciare il 99% delle cose che facciamo, e che spesso ci fuorvìano, al punto da non saper più cercare ed aiutare, quell’1% di fratelli, che pure ci sono accanto, e che sappiamo essere in sofferenza, e che, grazie alla nostra solidarietà, vicinanza e Preghiera, potrebbero intraprendere il loro “ritorno”, verso la casa del Padre (Lc 15, 11-32).
Esempio mirabile, rimarrà sempre, nella Storia della Chiesa, la grazia della “conversione” che la Mamma (Santa) Monica, in questo senso, ha ottenuto per il suo figlio Agostino (oggi Santo e Dottore della Chiesa).
Mi fa anche riflettere molto, la domanda iniziale di Gesù: “Che ve ne pare”? (v 12a), quasi a chiederci: “Tu che tipo di Misericordia pratichi?” Sei consapevole di quante volte, come la pecora del Vangelo, ti sei smarrito nei meandri di un bieco e orgoglioso fariseismo che, pur di affermare se stessi, arriva a discriminare e sminuire, anche il povero “Pubblicano?”
(Lc 18, 9-14).
O di tutte le volte che sei “scaduto” nell’invidia come Giona, quando Dio mostrò Misericordia, per la gente di Ninive?
Accogliamo, pertanto, questa magistrale “lezione” di Gesù: “Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6, 36).
Certo, siamo consapevoli che, ancora, abbiamo tanta strada da percorrere, e tuttavia, senza vergognarci di eventuali nostri errori o “smarrimenti”, con grande umiltà e consapevoli di essere “vasi di argilla” (2 Cor 4, 7), con gioiosa speranza, chiediamo al Signore il perdono e la misericordia, per continuare ad ascoltare, e saper sempre “riconoscere la “Voce” di Lui, nostro “Buon Pastore”!
A tutti l’Augurio, di un Buon e sereno “Cammino” di Avvento.
don Michele Romano
