
Corigliano Rossano, 8 agosto 2025
Celebrazione della Divina Liturgia Bizantina presieduta dall’Eparca di Lungro: un messaggio di fede e unità per la città.
Ieri sera, nella suggestiva cornice della chiesa Cattedrale di Rossano, si è svolta la solenne Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, officiata da S.E. Mons. Donato Oliverio, Eparca di Lungro, in occasione della festa della Santissima Madre di Dio, l’Achiropita, venerata fin dal VI secolo come icona “non dipinta da mano d’uomo”.
La celebrazione è stata arricchita dalla presenza del Coro della comunità greco-bizantina. Nel territorio della nostra diocesi, infatti, è attiva la parrocchia di Cantinella, appartenente all’Eparchia di Lungro, che rappresenta una presenza vitale e profondamente radicata, capace di offrire la ricchezza della tradizione orientale in uno spirito di autentica comunione e preghiera.
Nella sua omelia, l’Eparca ha ricordato il valore spirituale e culturale della tradizione bizantina che da secoli vive nel cuore della Chiesa Italo-Albanese, e che si esprime nella liturgia, nella lingua greca e albanese, nella devozione mariana e nella bellezza delle antiche icone.
“Abbiamo la possibilità di professare insieme la nostra fede. Lodare il Signore per le meraviglie che ha operato in Maria Santissima Theotokos, Madre di Dio, Avvocata e fortezza di misericordia. Ogni nostro cantico di lode è inadeguato alla sua grandezza, eppure la contemplazione della sua immagine guida tutti alla conoscenza di Dio”, ha detto Mons. Oliverio.
Ha poi rivolto un accorato invito alla città, ai fedeli, ai sacerdoti, alle famiglie e alle istituzioni:
“Volgi, o Madre, a noi i tuoi occhi misericordiosi… Donaci un cuore sereno e forte, una speranza solida, una fede che vinca ogni difficoltà. Aiutaci a conoscere e vivere di Gesù Cristo Tuo Figlio, imitando Te, Maria piena di grazia”.
Il vescovo ha ringraziato in particolare S.E. Mons. Maurizio Aloise, Don Piero, parroco della chiesa ospitante, e tutti i fedeli, per aver accolto e condiviso con la comunità italo-albanese dell’Eparchia di Lungro un momento di intensa comunione ecclesiale.
Particolarmente toccante è stato il riferimento alla Madonna con il titolo di “Odigitria”, “colei che indica la strada”:
“Quando nelle nostre zone fioriva il rito greco la Madonna veniva spesso venerata con il titolo di “Odigitria” così come ci appare in questo splendido affresco che contempliamo sempre con commozione. È un titolo particolarmente bello… Maria Santissima ci mostra Gesù, nostra unica speranza certa, e ci ricorda che tutto sta in piedi se al centro della nostra vita c’è Cristo. Il suo esempio di fede, umiltà, carità e obbedienza alla Parola deve guidarci ogni giorno”.
Concludendo il suo intervento, l’Eparca ha richiamato con forza il valore dell’impegno civile e spirituale per il bene comune:
“Carissimi la prosperità e la pace – che invochiamo in modo particolare in questo tempo così difficile – il bene, la concordia di una città, non è opera soltanto del Cielo, ma è frutto anche dell’impegno di tutti. Allora carissimi non limitiamoci soltanto a ringraziare la Madonna e a chiedere grazie e a chiedere aiuto e protezione, ma sentiamoci chiamati, sentitevi chiamati a dare anche voi segni di amore a questa vostra città!”
Ha poi continuato dicendo: “Prestate attenzione gli uni gli altri per stimolarvi a vicenda nella carità e nelle opere buone. Prestare attenzione significa volere il bene fisico, morale e spirituale degli altri, il rispetto dell’altro, la solidarietà, la fraternità, la compassione. Prestare attenzione significa impegnarsi per il bene e per la crescita della comunità alla quale si appartiene”.
Un appello profondo, quello dell’Eparca di Lungro, che unisce fede, devozione e responsabilità, in un tempo che chiede a tutti – credenti e non – di costruire insieme una società più giusta, fraterna e solidale, alla luce del Vangelo e sotto lo sguardo materno della Santissima Achiropita.
