Non c’è futuro senza famiglia

“Non c’è futuro senza famiglia”. Lo ha ribadito il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, intervenendo con un videomessaggio all’Assemblea generale del Forum nazionale delle associazioni familiari (Roma, 17-18 marzo). “La famiglia non è un problema o qualcosa destinata ai retaggi del passato, ma l’unica risorsa che può garantire futuro alle persone: senza di essa le crisi economiche e le varie pandemie sarebbero state ancora più tragiche di quanto lo sono state e lo sono”, ha osservato il Card. Zuppi che ha ringraziato il presidente Gigi De Palo, arrivato alla fine del suo mandato, per aver aiutato, “con intelligenza, passione, competenza, intuizione, con il coinvolgimento di tanti e con la costruzione di alleanze” a “scommettere sulla famiglia”. Il tutto, ha precisato il Presidente della CEI, con il dialogo: “Questa via fa spendere la propria identità e la arricchisce perché non c’è dialogo senza identità e non c’è identità senza dialogo”. Rivolgendosi a De Palo, il Card. Zuppi ha fatto riferimento alla natalità, “un’altra grande battaglia che ci vedrà di sicuro ancora uniti e che è fondamentale perché la famiglia non vive per se stessa. La natalità – ha ricordato – è una delle grandi battaglie decisive per il nostro Paese, una grande scommessa, anche perché permette di combattere tutto quello che ci fa chiudere, che ci fa conservare la vita e non donarla”.
All’Assemblea ha portato il suo saluto anche il Segretario Generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi, per il quale “la genialità del Forum è stata quella di aver portato dentro l’agone politico e sociale la possibilità di una sintesi tra la questione personale e la dimensione pubblica della famiglia: non c’è nulla di più personale che quella promessa di felicità che la famiglia sempre evoca, promette e in qualche modo realizza; e non c’è nulla di più istituzionale di una famiglia che scommette sul futuro, sul ‘per sempre’, che coordina per sempre esistenze attraverso ruoli definiti”. Secondo Mons. Baturi, dunque, “se un sentimento individuale che ha bisogno di libertà si sgancia dall’idea di un’istituzione, può accadere di tutto e anche di non buono”.
Il Segretario della CEI ha quindi ringraziato il Forum delle associazioni familiari per aver evidenziato “la possibilità nel mondo cattolico che il rispetto del pluralismo e dell’identità non è contro la possibilità dell’unità che nasce dal dialogo e dal rispetto delle identità”. “Non è qualcosa di scontato e – ha aggiunto – può far bene anche al mondo cattolico”. “L’ispirazione cristiana non è un motivo di frammentazione, non è contro la laicità e non è contro la laicità della democrazia, ma è la sua possibilità, perché ciò che davvero è ispirato dal cristianesimo è a favore dell’uomo ed è un bene comune perché è per tutti”, ha rilevato Mons. Baturi che ha incoraggiato il Forum a continuare sulla strada tracciata: “Siete chiamati – ha concluso – a porre al centro dell’attenzione politica la questione antropologica, perché non c’è nulla di più politico oggi che la questione dell’uomo e del suo destino”.

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