Messaggio per l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022

Lunedi 20 settembre tornerà a risuonare il trillo della campanella che darà inizio al nuovo anno scolastico. Tutto il mondo della scuola: dirigenti scolastici, insegnanti, studenti, personale Ata, collaboratori, è chiamato a cogliere l’ennesima sfida educativa in questo tempo difficile, segnato da una pandemia che, oltre alle ferite del corpo, sta infliggendo anche ferite all’animo, fiaccato dall’assenza di quella socialità, anche fisica, così preziosa e necessaria nelle relazioni umane.

Questo inizio del tempo scolastico è contrassegnato dalla speranza della rinascita di una vita migliore e la scuola è luogo privilegiato di fiducia, amicizia e soprattutto di impegno.

Augurando un buon cammino a tutti coloro che si adoperano perché la scuola sia una vera e propria palestra di vita, mi rivolgo soprattutto a voi, cari studenti. Dai più piccoli, che lasceranno per la prima volta la mano dei genitori per affidarsi alle cure delle maestre, a quelli che già hanno intrapreso il loro cammino di formazione. Aprite i vostri cuori e le vostre menti per far sì che quanto studierete non siano fredde nozioni, ma linfa vitale per la vostra crescita. Custodite quanto riceverete dai vostri insegnanti. Prestate la vostra attenzione a questo tempo privilegiato che vi guida verso un futuro ricco di valori umani, culturali e di fede. Siate esempio vivo della capacità di accogliere l’altro e condividere insieme un percorso di crescita e formazione che sicuramente non sarà privo di ostacoli, ma che vi porterà a sperimentare come la forza di essere e fare gruppo rende il cammino meno faticoso. Ogni lezione sia per voi una opportunità, utile per conoscere e capire. Siate curiosi, attenti e appassionati nell’accostarvi allo studio.

In questo momento, in cui più che mai si fa sentire urgente la necessità di tornare ad avere fiducia nell’orizzonte che si pone dinanzi a noi, tutto ancora da scrivere, tutto da scoprire con la grazia di Dio, mi piace ricordare le parole di S. Giovanni Paolo II, esempio per tante generazioni di giovani: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”. Non è mai troppo tardi, per ricominciare, per recuperare, per migliorare. Alle mille e più sollecitazioni di un mondo sempre più virtuale, scegliete la vita, quella vera, fatta di vittorie ma anche di sconfitte. Imparate dagli errori, fate tesoro dei consigli e delle indicazioni che vi verranno dalla scuola, che non deve essere vista solo come una fabbrica di voti. Essa deve tornare a svolgere, con maggiore convinzione, la sua funzione educativa strettamente collegata alla crescita di una società che rischia di smarrire i valori fondanti del vivere civile. Un compito non semplice per i vostri dirigenti e insegnanti, chiamati a rinnovare e rinsaldare il rapporto scuola-famiglia, una collaborazione che risulta fondamentale in un contesto reso difficile dalle limitazioni legate alla pandemia che ci ha costretto a reinventare le modalità di insegnamento e la trasmissione di modelli educativi. Coraggio, dunque! Camminate con l’entusiasmo che caratterizza la vostra età, sicuri che la vita vince sempre! 

La Chiesa, la Scuola e la Famiglia, oggi sono chiamate ad affrontare un’emergenza educativa caratterizzata dall’abbandono della cura dei più piccoli in una società che sperimenta la cosiddetta “evaporazione del padre”.

Riprendiamo le fila di questa vita, ritroviamoci attorno a quei valori su cui si radica una istituzione, come la Scuola, che è colonna portante di ogni società. Collaboriamo tutti insieme per il superamento di ogni ostacolo, che sia materiale o ideologico, per donare conoscenza ed esperienza a chi il mondo è pronto a ricostruirlo.

Maurizio Aloise                                                                                                                + Arcivescovo

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