Messaggio ai turisti di Mons. Aloise

Grandi sono le opere del Signore, le contemplino coloro che le amano” (Sal 111).

 

Care sorelle e cari fratelli,

sono lieto rivolgere il mio messaggio di benvenuto a voi, che vi accingete a vivere il meritato riposo nel nostro territorio, al popolo di turisti che ci prepariamo ad accogliere e anche ai tanti fratelli di questa terra che ritornano al paese natio per le vacanze.

Stiamo lentamente percorrendo il sentiero di quella che viene definita “ripartenza”.

Il cammino è faticoso, l’animo provato, le gambe stanche.

Ecco che dobbiamo fermarci per il giusto ristoro.

Ritengo che questo tempo debba diventare per tutti noi un luogo da abitare con rinnovati sentimenti di gratitudine, aiutandoci a saper scorgere tra le tante brutture che la vita ci pone davanti i numerosi doni che abbiamo ricevuto, riscoprendone la bellezza e adoperandoci per averne cura.

Una idea che ho già consegnato in occasione della pasqua di Resurrezione ritorna di forte attualità proprio in questo tempo di riposo, ossia che “l’amore fraterno si esprime anzitutto nell’ospitalità”. Infatti, “l’accoglienza dell’altro, per noi credenti in Cristo, non è solo un grande gesto di solidarietà, ma diventa anche una testimonianza di fede in Dio, il quale si manifesta nel volto di ogni uomo e donna che incontriamo lungo il nostro cammino”.

Un pensiero particolare lo rivolgo anche a voi, carissimi fratelli e sorelle dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati.  Facciamoci trovare pronti ad accogliere quanti giungeranno nella nostra bella e amata terra, impegniamoci a farli sentire parte integrante della nostra comunità. Che le nostre chiese, le nostre spiagge, le lussureggianti colline, i bellissimi monti e le nostre stesse case siano caratterizzate dall’accoglienza. La nostra attenzione sia posta anche alla preparazione delle liturgie eucaristiche e ai momenti di preghiera da offrire a quanti desiderano coltivare il loro rapporto con Dio. 

Nello spirito sinodale che la chiesa universale ci chiama a sperimentare, viviamo le bellezza della condivisione.

Troviamo ristoro per l’anima e il corpo, alimentando lo spirito della gratitudine.

Quanti grazie dovremmo rivolgere a Dio per il suo infinito amore!

Il solo dono della vita, ma anche di un mondo che ci circonda.

Un arcobaleno di colori: l’azzurro del cielo, il blu del mare il verde delle montagne.

Quanto amore Dio ha messo nel creato di cui ci ha fatto dono!

Ed è in questo scrigno che possiamo trovare tutto ciò che ci serve a rinfrancarci, a ritrovare la speranza, a guardare avanti.

Un posto bellissimo che dobbiamo abitare con rispetto.

Questo sguardo contemplativo sulla realtà che ci circonda, ci consente di non lasciarci abbattere di fronte alle situazioni che affliggono il nostro territorio. Questa estate si è aperta con i tristi colori del fumo nero che ha devastato ettari e ettari della nostra terra, mentre mani ignote continuano a vandalizzare quanto di buono di realizza a volte mettendo anche in pericolo la vita altrui. Non possiamo nemmeno dimenticare i tanti fratelli e sorelle che sono costretti a lavorare anche nella calura e in situazioni di sfruttamento, nelle quali a volte si trova anche la morte.

Dobbiamo quindi imparare ad avere cura del dono ricevuto. Diventare custodi di questo bene così prezioso, condividendolo e regalandolo a nostra volta agli altri.

Vi auguro quindi una serena estate, di riposo e grazia che possa trovarci alla ripresa delle nostre attività quotidiane rigenerati e arricchiti dalla forza dell’amore di Dio per noi.

                                                                                                          Maurizio Aloise

                                                                                                            Arcivescovo

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