Messa in Coena Domini nel Carcere di Corigliano Rossano.

Questa mattina nella casa di reclusione dell’area urbana di Rossano S. E. l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano ha celebrato, come consuetudine, la Messa in Coena Domini. Hanno concelebrato con lui il cappellano del carcere, don Piero Frizzarin e il sacerdote volontario, don Clemente Caruso. L’Arcivescovo, lavando i piedi ai detenuti, ha fatto memoria del gesto che Gesù ha compiuto la sera dell’ultima cena, cuore della Settimana Santa, momento che precede la passione, morte e Resurrezione del Signore. Quest’anno il Padre Arcivescovo ha voluto in questa “parrocchia speciale” della Diocesi di Rossano Cariati, utilizzare il segno del “profumo di nardo”, lo stesso con il quale Maria di Betania ha unto i piedi di Gesù alla presenza di Marta, di Lazzaro e dei suoi discepoli prima della salita a Gerusalemme. “Vivere la Pasqua è entrare nella consapevolezza di un amore grande – ha affermato il Pastore – che non ci abbandona e che desidera costruire speranza a partire dalle nostre fragilità, dalle ferite del vivere che portiamo, dai nostri stessi peccati”. Continuando nella riflessione ha detto “Gesù versa sulle nostre ferite il balsamo del suo amore, profumando i cuori di una consapevolezza nuova: la sua misericordia”. A conclusione della Celebrazione dopo essersi fatto ungere il palmo delle mani da uno dei detenuti con il profumo di nardo, l’Arcivescovo a sua volta ha segnato e unto il palmo delle mani dei fratelli reclusi. “Nel cenacolo e sulla croce di Gesù ha effuso il profumo del dono di sé mediante l’azione dello Spirito – ha concluso l’Arcivescovo – riempiendo il mondo intero della sua presenza salvifica, del suo amore misericordioso. Mentre le mafie giudicano e condannano a morte chi tradisce e abbandona, Dio perdona e attende che la vita torni a pulsare con forza, con gioia dentro di noi”. “Coraggio – ha esortato Mons. Satriano – apriamo il cuore e, come il malfattore sulla croce, consapevoli dei nostri peccati e delle nostre povertà, abbandoniamoci a Lui perché ci rapisca dentro il vortice della sua misericordia rinnegando ogni forma di legame col male”. Nell’occasione vi è stato anche uno scambio di auguri alla presenza della Direttrice ad interim del carcere Maria Luisa Mendicino, che ha rivolto un ringraziamento a quanti operano nel reclusorio e agli stessi detenuti.

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