Il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, interviene sul naufragio avvenuto davanti alle coste di Cutro.

Una profonda tristezza e un acuto dolore attraversano il Paese per l’ennesimo naufragio
avvenuto sulle nostre coste. Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre. Il bilancio è
drammatico e sale di ora in ora: sono stati già recuperati 40 corpi, tra cui molti bambini. Ci
uniamo alla preghiera del Santo Padre per ognuno di loro, per quanti sono ancora dispersi
e per i sopravvissuti. Li affidiamo a Dio con un pensiero per le loro famiglie.
Questa ennesima tragedia, nella sua drammaticità, ricorda che la questione dei migranti e
dei rifugiati va affrontata con responsabilità e umanità. Non possiamo ripetere parole che
abbiamo sprecato in eventi tragici simili a questo, che hanno reso il Mediterraneo in venti
anni un grande cimitero. Occorrono scelte e politiche, nazionali ed europee, con una
determinazione nuova e con la consapevolezza che non farle permette il ripetersi di
situazioni analoghe.
L’orologio della storia non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di
coscienza europea e internazionale. Che sia una nuova operazione Mare Nostrum o Sophia
o Irini, ciò che conta è che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra le Istituzioni
e i Paesi. Perché nessuno sia lasciato solo e l’Europa sia all’altezza delle tradizioni di difesa
della persona e di accoglienza.
Roma, 26 febbraio 2023

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