Visita pastorale dell’Arcivescovo negli ospedali di Corigliano e Rossano

Visita pastorale dell’Arcivescovo negli ospedali di Corigliano-Rossano.
9–10 dicembre 2025


Nei giorni 9 e 10 dicembre S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise ha fatto visita ai due ospedali della città di Corigliano-Rossano, incontrando da vicino le comunità che ogni giorno vivono e operano nei reparti: malati, familiari, medici, infermieri, operatori sanitari, personale amministrativo e volontari.


La visita si è svolta alla presenza dei cappellani ospedalieri e della Direttrice sanitaria, che hanno accolto il Pastore e lo hanno accompagnato nei diversi momenti.


L’Arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica natalizia, esprimendo vicinanza, consolazione e incoraggiamento a tutti coloro che, nella fragilità e nella cura quotidiana, testimoniano la dignità della persona umana.


Al termine delle celebrazioni, l’Arcivescovo si è intrattenuto nei reparti, fermandosi a dialogare con gli ammalati, portando una parola di conforto, e incontrando il personale sanitario, al quale ha rivolto parole di sincero ringraziamento per la dedizione e il servizio svolto con professionalità e umanità.


Nel suo messaggio, l’Arcivescovo ha ricordato che «oggi il Signore ci dona la grazia di trovarci qui, in questo luogo di cura e di fragilità, per celebrare insieme l’Eucaristia natalizia».

Ha invitato tutti a riconoscere la luce del Natale proprio dove «la vita è più esposta» e dove ogni giorno donne e uomini «si chinano sulla sofferenza con professionalità e dedizione».


Richiamando il profeta Isaia – «Consolate, consolate il mio popolo… parlate al cuore» – l’Arcivescovo ha sottolineato che la consolazione di Dio «non è un sentimento vago, ma la presenza reale del Signore che cammina con noi anche nel deserto delle nostre fatiche».


Ha poi offerto l’immagine del Dio-pastore che «porta gli agnellini sul petto», simbolo della tenerezza divina che abbraccia ogni fragilità.

E commentando la parabola evangelica della pecora smarrita, ha ricordato che per Gesù «nessuno è di troppo», nessuno è così lontano da non essere cercato.


L’Arcivescovo ha rivolto parole particolarmente intense ai malati, alle famiglie e a tutto il personale ospedaliero, riconoscendo nel loro servizio «la missione preziosa di ritrovare chi è ferito, non solo nel corpo, ma anche nello spirito».


«In questo ospedale – ha affermato – voi siete spesso l’immagine concreta del Buon Pastore: mani che curano, ascoltano, incoraggiano; occhi che riconoscono la dignità di chi soffre; parole che donano pace. Grazie. Davvero grazie per ciò che fate e per come lo fate».


Infine, ha invitato tutti a prepararsi al Natale lasciandosi “ritrovare” dal Signore: «Magari qualcuno oggi si sente un po’ smarrito, affaticato. Ebbene, questa celebrazione è il luogo dove il Pastore ci raggiunge e ci dice: “Sono venuto per te. Non voglio che tu ti perda”».


La visita si è conclusa con un augurio di pace, forza e speranza per tutti coloro che vivono e operano negli ospedali cittadini, e con la benedizione natalizia invocata sull’intera comunità.

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