15 novembre 2025
Immissione canonica del nuovo parroco Don Maurizio Biondino, nella Parrocchia di San Bartolomeo in Rossano
La comunità parrocchiale di San Bartolomeo in Rossano ha vissuto ieri, 15 novembre 2025, un momento di particolare gioia e grazia con la cerimonia di immissione canonica di don Maurizio Biondino, nuovo parroco chiamato a guidare la storica comunità del centro bizantino.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo, S. E. Mons. Maurizio Aloise, che, nella sua omelia, ha sottolineato il valore ecclesiale di questo passaggio: un momento di continuità, di speranza e di rinnovata responsabilità per l’intera comunità cristiana. Il presule ha voluto esprimere un sincero e sentito ringraziamento a don Franco Romano, che per molti anni ha servito con dedizione e generosità la parrocchia, ricordando che attraverso il ministero dei sacerdoti «Cristo stesso continua a pascere il suo popolo, a guidarlo, a custodirlo e a santificarlo».
Richiamando il Vangelo del giorno, il Vescovo ha invitato a non lasciarsi ingannare dalle sole strutture esteriori, sottolineando che «le pietre passano, ma la fede rimane». Gesù – ha spiegato – ci invita a leggere gli eventi della storia, anche quelli difficili come guerre, crisi e inganni ideologici, non come la fine di tutto, ma come luoghi nei quali Dio continua ad operare.
«Avrete occasione di dare testimonianza» – ha ricordato citando il Vangelo – perché proprio nelle stagioni di cambiamento il cristiano è chiamato a parlare di Dio con la vita. La perseveranza diventa così «la fedeltà nelle piccole cose», la capacità di resistere allo scoraggiamento e di restare radicati nella Parola e nell’Eucaristia.
Il Vescovo ha consegnato questa virtù in modo particolare a don Maurizio, invitandolo a vivere il suo ministero come servizio instancabile, e alla comunità, chiamata a camminare al fianco del proprio pastore in spirito di corresponsabilità, secondo l’insegnamento di San Paolo: il Vangelo cresce grazie all’impegno di ciascuno, nella collaborazione tra presbiteri e laici.
Riprendendo una significativa citazione di papa Leone XIV, il presule ha ricordato che «regola suprema nella Chiesa è l’amore: nessuno è chiamato a comandare, tutti sono chiamati a servire; […] nessuno è escluso, tutti siamo chiamati a partecipare».
La celebrazione ha assunto un significato ancora più profondo alla luce della recente festa del patrono, San Bartolomeo, ricordato come uomo di preghiera, di disciplina monastica e di carità concreta, discepolo di San Nilo e suo successore a Grottaferrata.
Di lui, il Vescovo ha evidenziato quattro tratti essenziali:
l’obbedienza umile e pacifica alla volontà di Dio;
il lavoro fedele e silenzioso;
l’ospitalità che accoglie ogni persona come Cristo;
la perseveranza che illumina la vita del popolo affidato.
«In San Bartolomeo – ha detto – vediamo l’immagine del pastore che guida senza imporsi, che serve senza stancarsi, che educa con la vita più che con le parole: un modello prezioso per te, don Maurizio, e per tutta la comunità».
Richiamando il magistero di Papa Francesco, il Vescovo ha ricordato che la Chiesa è chiamata a essere sinodale, «a camminare insieme come tessitori di unità», perché nessun cristiano è viaggiatore solitario: la vita ecclesiale cresce nella comunione, nella fraternità e nella corresponsabilità.
Al termine dell’omelia, il Vescovo ha affidato il nuovo parroco e l’intera comunità all’intercessione di San Bartolomeo, invocando su tutti protezione, unità, perseveranza e pace.
La Parrocchia di San Bartolomeo accoglie dunque con gioia don Maurizio Biondino, iniziando un nuovo cammino di fede, comunione e servizio, nel segno del Vangelo e sotto lo sguardo del santo patrono.

