Celebrato oggi 19 Ottobre 2025 il giubileo Diocesano dello Sport.
Lo sport diventa balsamo di vita e fraternità, condivisione e superamento di barriere e limiti.

Lo spot è impegno e sudore, ma anche amicizia e condivisione, sia nella vittoria, ma ancora di più nella sconfitta, perché l’importante non è non cadere, ma trovare la forza di rialzarsi e ricominciare. Emozioni e suggestioni nel palazzetto dello sport di Mirto Crosia che ha ospitato il Giubileo diocesano dello sport.
Associazioni e società sportive hanno avuto modo di riunirsi e conoscersi, ma anche presentarsi nelle loro attività, regalando uno spaccato di realtà che arricchiscono le nostre comunità, come ad esempio il gruppo sportivo Vela di Cariati che ha sorpreso con la sua dimostrazione pratica di come si mette la barca in mare si veleggia tra le onde, con i ragazzi che imparano la responsabilità di stare al timone, o il gruppo di ciclisti dell’Asd Corigliano Bike che hanno raccontato alla perfezione la metafora della vita di rimettersi in sella e continuare a pedalare per superare gli ostacoli della vita.
Realtà sportive che si affiancano a quelle più diffuse del calcio, presente con i ragazzi della Real Sorrento, o della pallavolo, ma che ugualmente incarnano i valori dello sport come la società di atletica Atlas di Mirto.
Un Giubileo che si è arricchito anche di preziose testimonianze. Ha portato il suo saluto con un video messaggio Gabriele Laurenzano , libero campione d’Italia con la Trentino Volley che ha rilanciato il messaggio del Papa: “Sono completamente d’accordo con le parole di Papa Leone quando dice che lo sport è un mezzo prezioso di formazione umana e cristiana. Lo sport è soprattutto aggregazione, è un mezzo importante se non addirittura fondamentale, per la crescita e poco importa se non siete riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti: ci saranno alle vittorie ma anche soprattutto le sconfitte Ed è proprio da queste che bisogna ripartire, perché sono proprio le sconfitte che ci aiuteranno a crescere e a diventare persone migliori un caloroso saluto e buon Giubileo a tutti”.
Altro messaggio importante è giunto da Daniele Lavia il campione del mondo di pallavolo, e campione d’Italia anche lui con la Trentino Volley. Daniele è il simbolo autentico dello spirito di squadra, lui che ha incitato i compagni prima della finale mondiale e che si sta riprendendo dopo il recente infortunio: “Volentieri sarei stati li con voi ma ho già ripreso la preparazione. Il messaggio che voglio darvi è semplice: i valori dello sport come lo spirito di squadra, l’impegno e il sacrifici ripagano sempre e non bisogna perdere mai la speranza e credere nei propri sogni”.
Dalla loro viva voce hanno invece raccontato la loro storia Ernesto Sallustro e Rodolfo Sapataro. Il primo, ipovedente, ha parlato dell’aspetto inclusivo dello sport, anche nel mondo della disabilità e proprio lo sport è stato lo strumento che lo ha aiutato a superare il “limite” della sua malattia.
Tenacia e determinazione sono le caratteristiche della storia di Spataro, assistente arbitro di serie C, che dopo un brutto infortunio non si è arreso davanti a chi lo invitava a smettere l’attività agonistica e con sudore e fatica è riuscito a recuperare e continuare a vivere il suo sogno.
In scia con le testimonianze anche l’intervento del consigliere comunale di Mirto Crosia con delega allo sport Antonio Graziani che ha portato i saluti della sindaca Aiello rimarcando anche lui alcuni passaggi del messaggio di Papa Leone ossia che lo sport è una scuola che insegna a rialzarsi dopo una sconfitta, valorizzando la fragilità e la speranza. Un grazie a tutti i presenti è stato rivolto dal direttore dell’ufficio per la pastorale dello sport don vittorio Salvati sottolineando come con il Giubileo dello sport si sia gettato un seme per far germogliare ulteriori momenti di incontro.
