Veglia Missionaria Diocesana nella Parrocchia San Giovanni XXIII – Area Urbana di Corigliano
Nella serata di venerdì 16 ottobre, la comunità della Parrocchia San Giovanni XXIII, nell’area urbana di Corigliano, ha ospitato la Veglia Missionaria Diocesana, un momento di intensa preghiera, riflessione e testimonianza vissuto in comunione con la Chiesa universale in questo mese missionario.
A presiedere la celebrazione è stato l’Arcivescovo di Rossano-Cariati, S.E. Mons. Maurizio Aloise, alla presenza di numerosi presbiteri, religiosi, religiose e fedeli provenienti da tutta la diocesi. La veglia è stata organizzata e guidata dall’Ufficio Diocesano per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese, diretto da don Enzo Malizia, con il prezioso contributo di un’équipe formata da laici e dalle Suore dell’Immacolata del PIME.
Ricca di segni e contenuti simbolici, la veglia ha avuto come momento centrale la testimonianza missionaria di Padre Pietro Rossini, giovane missionario saveriano di 33 anni, che ha condiviso la sua esperienza unica di evangelizzazione nel “sesto continente”, quello digitale. Pur non avendo viaggiato fisicamente in terre lontane, Padre Pietro ha saputo vivere in pienezza il suo carisma missionario attraverso i mezzi digitali, portando il Vangelo tra i volti pixelati del web, tra follower silenziosi e cuori in ricerca.
Particolarmente toccante la sua esperienza di missione con quanti hanno vissuto l’esperienza della guerra, nella striscia di Gaza, mentre avvenivano i bombardamenti, lui dialogava con tanti di loro, ed assicurava loro la preghiera, l’amicizia , la solidarietà…
Durante la riflessione, l’Arcivescovo Aloise ha richiamato con forza l’identità cristiana come missione quotidiana:
“Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo”, ci ricorda Gesù. Non si tratta di un’opzione, ma di ciò che siamo per vocazione. Anche nel mondo digitale, possiamo e dobbiamo essere segni di speranza e di luce”.
Un forte invito è stato rivolto a interrogarsi sulla qualità della presenza cristiana in rete:
“Che sapore ha la nostra presenza online? Irradiamo luce o ci confondiamo nel rumore?”
Nel nome del Beato Carlo Acutis, testimone di una fede vissuta nel digitale, l’arcivescovo ha esortato i presenti ad essere “discepoli digitali”, capaci di rendere visibile il volto del Padre anche tra le connessioni invisibili del web.
Le giornate del mese missionario sono poi proseguite con altri significativi momenti di formazione e incontro. In particolare, Padre Pietro Rossini ha animato un incontro riservato alle équipe pastorali degli Uffici Diocesani, proponendo una riflessione profonda e stimolante sul rapporto tra missione e intelligenza artificiale, tema attualissimo che interpella la Chiesa nell’evangelizzazione del tempo presente.
Padre Pietro ha anche incontrato alcuni istituti scolastici del territorio, dialogando con studenti e docenti sul significato della missione oggi, sulle sfide educative e sull’uso consapevole del digitale come spazio di incontro, testimonianza e crescita umana e spirituale.
Con questi appuntamenti, la diocesi di Rossano-Cariati continua a camminare sulle strade della missione, con uno sguardo attento alla realtà contemporanea e alle sue nuove “periferie”, certi che ogni spazio umano, anche quello virtuale, può diventare terra di Vangelo.
Intanto con tutta la chiesa ci prepariamo a celebrare domani domenica 19 Ottobre la Giornata Missionaria dal titolo: “Missionari di speranza tra le genti”

