Accoglienza della Croce “Pellegrini di Speranza” presso la Confraternita della Misericordia di Scala Coeli

Giovedì 10 luglio 2025

La Confraternita della Misericordia ha vissuto un momento di profonda spiritualità e comunione accogliendo, giovedì 10 luglio, la Croce “Pellegrini di Speranza”, che sta visitando le Confraternite di tutta Italia in preparazione in occasione del Giubileo della Speranza.


La cerimonia di accoglienza della croce, benedetta da Papa Francesco, si è svolta alla presenza delle autorità civili, con l’intervento del Sindaco di Scala Coeli, del Governatore della Misericordia e del Vescovo Mons. Maurizio, che ha presieduto la celebrazione eucaristica e tenuto un’omelia di forte impatto spirituale e sociale.


“Accogliamo con venerazione questo segno, memoria viva della passione e dell’amore di Cristo, segno potente di misericordia e di redenzione”, ha detto il Vescovo. “Questa Croce non è un oggetto da contemplare con distacco, ma una parola viva, che ci parla di Dio, ci parla di noi.”
Nel corso della sua omelia, Mons. Aloise ha voluto ricordare che la Croce non è simbolo di sconfitta, ma trono regale, segno dell’amore che si dona fino alla fine. Ha esortato i confratelli della Misericordia a continuare la loro missione con la stessa forza e dedizione, portando ogni giorno la Croce della speranza tra i sofferenti, i poveri e gli emarginati.
“La carità che esercitate con discrezione e fedeltà – ha detto – è la Croce vissuta nella carne del fratello, e quindi la resurrezione già all’opera nel mondo.”


L’evento ha rappresentato un momento forte di preghiera comunitaria, riflessione e rinnovato impegno nella fede e nel servizio. La Croce, accolta in un clima di profonda devozione, passerà ora ad altre Confraternite, continuando il suo pellegrinaggio attraverso l’Italia, come simbolo di unità, misericordia e speranza.


Il logo della Misericordia, presente su ambulanze, divise e stendardi che hanno accompagnato la cerimonia, ha ricordato, ha ricordato l’Arcivescovo, esprime visivamente il carisma che guida da secoli l’operato della Confraternita: uno stemma triangolare con croce latina rossa su sfondo giallo, incorniciato dalle lettere gotiche “F” e “M” di “Fraternità Misericordie”. L’arcivescovo ha ricordato che compito della confraternita è prendersi cura dei poveri e diventare segno di comunione nella comunità esprimendo il carisma della “fraternità” proprio della misericordia.
La Confraternita della Misericordia rinnova il proprio impegno a servire la comunità con spirito evangelico e cuore aperto, accompagnando con la forza della Croce ogni gesto quotidiano di solidarietà e cura.

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