Mons. Satriano all’inaugurazione dell’A.A. dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum: “lasciate incamminare la vita in scelte evangeliche che abbiano il sapore della misericordia”.

L’Arcivescovo di Rossano- Cariati. Mons. Giuseppe Satriano ha tenuto la lectio magistralis per la inaugurazione del nuovo Anno Accademico dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Presenti il Gran Cancelliere P. Eduardo Robles-Gil, il Rettore P. Josè Enrique Oyazún, nonché  autorità, docenti, studenti e  collaboratori. Titolo della Lectio “ Teologia ed Evagelizzazione”. Di seguito riportiamo alcuni passaggi salienti.

“…Non può esserci Teologia e tanto meno Evangelizzazione se non ci si lascia segnare e attraversare dalla Parola, facendosi permeare da quei valori evangelici capaci di edificare in noi la disponibilità del cuore all’inedito di Dio, alle sfide della vita, vivendo e agendo nell’unità dello Spirito…

Più che ritrovarci a discutere su quale metodologia attivare per evangelizzare, dobbiamo chiederci, se la nostra vita è secondo il Vangelo di Cristo. Scopriremo che c’è bisogno di riprendere in mano la vita e, ponendola sotto l’azione dello Spirito, lasciarla incamminare per davvero in scelte evangeliche che abbiano il sapore della misericordia, del perdono, dell’offerta di sé, della condivisione, della solidarietà, così come Gesù ci ha chiesto: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.

L’immagine di Maria, Regina degli Apostoli, ci rimanda al momento in cui la prima comunità dei credenti, fecondata dall’azione dello Spirito si è ritrovata ad essere capace di generare alla fede.

Essere grembo capace di generare percorsi di vita credente, non è opera di innovative strategie di comunicazione, ma di un cuore che pur limitato si apre al tocco dell’Amore, sapendo trovare la ragione del vivere in Dio, testimoniando con la propria esistenza l’essenziale che nutre e il bello che dà gioia, che dà stupore.

    Teologia ed evangelizzazione sono attese a questa sfida, nuova e antica, dove coltivare ‘spazi vuoti’ e non ‘spazi prepotenti’, in cui lasciarsi parlare e riempire dall’amore che viene da Dio”.

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