Mons. Satriano accoglie Bartolomeo I: “Grazie per l’impegno quotidiano per il dialogo ecumenico tra le chiese sorelle. Scegliamo una combattiva tenerezza per ridare vigore a ciò che è possibile per continuare a credere nella bontà”.

Le Chiese di Oriente e Occidente unite in preghiera dinanzi all’icona della Achiropita. La Diocesi di Rossano Cariati ha vissuto con profondi e sentiti sentimenti di grazia e di gioia la  visita storica di S. S. Bartolomeo I. L’Arcivescovo di Costantinopoli, Patriarca Ecumenico,  il più insigne rappresentante a livello mondiale delle Chiese Ortodosse in occasione della sua visita per il centenario della istituzione dell’Eparchia di Lungro, aveva espresso il desiderio di visitare e pregare dinanzi all’icona della Achiropita. Proprio il canto delle Odi della Paraklisis alla Madre di Dio ha rappresentato l’intenso momento di preghiera comune.

 Sua Santità Bartolomeo I è stato accolto da S. E. l’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Giuseppe Satriano, insieme ai fedeli, ai sacerdoti, i seminaristi, i religiosi e le religiose dell’Arcidiocesi. Hanno presenziato: Sua Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, S. E. Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, S. E. Mons. Francesco Milito, Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, S. E. Mons. Antonio Lucibello, già Nunzio Apostolico in Turchia, S. E. Mons. Domenico D’Ambrosio, Arcivescovo emerito di Lecce, S. E. Mons. Rocco Talucci, Vescovo emerito di Brindisi-Ostuni. 

Allo storico evento hanno partecipato anche: una delegazione di sacerdoti, seminaristi e laici dell’Eparchia di Lungro, il Sindaco di Corigliano Rossano, il sindaco di Grottaferrata e i sindaci dei Comuni del territorio diocesano e le Autorità Militari presenti nel Comune di Corigliano-Rossano. Il Patriarca Ecumenico era accompagnato da S.E. Mons. Donato Oliverio, Eparca di Lungro, e dagli Arcivescovi Ortodossi, Sua Eminenza Ghennadios, Metropolita d’Italia e di Malta, S. E. Vartholomaios, Metropolita di Smirne, S. E. Ioannis, Metropolita di Zambia del Patriarcato di Alessandria d’Egitto. Sarà presente anche l’Ambasciatore della Repubblica Greca presso la Santa Sede, S. E. Nikolaos Patakias.

 “Santità – ha esordito l’Arcivescovo di Rossano Cariati – Lei è il benvenuto nella nostra terra, benvenuto a Rossano. Questa Comunità Ecclesiale è figlia nella fede della testimonianza autorevole di numerosi monaci orientali approdati su questi lidi nei primi secoli del cristianesimo”. “I tempi che viviamo – ha proseguito Mons. Satriano –  registrano con sempre maggiore frequenza emorragie di umanità. L’invito che ci viene dal Vangelo è proprio quello di scegliere una combattiva tenerezza, privilegiando spazi umili e ospitali per ridare vigore a ciò che è possibile per continuare a credere nella bontà. Santità, mentre torno a ringraziarLa per la Sua presenza tra noi, desidero attestare la nostra ammirazione per quanto Lei va compiendo, con questo stile, nel suo cammino apostolico. Il nostro pensiero riconoscente va al suo impegno quotidiano per il dialogo ecumenico tra le chiese sorelle, per il dialogo tra le religioni, al fine di contrastare ogni forma di violenza, e a come va attenzionando l’opinione pubblica per la salvaguardia del pianeta”.

Sua Santità Bartolomeo I rivolgendo il suo saluto all’Arcivescovo Satriano e a tutti i presenti ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta e per le nobili e calorose parole di saluto rivolti.

“Con grande commozione – ha affermato –  ci troviamo oggi nella vostra città e in questa storica chiesa cattedrale di Maria santissima Achiropita. Il motivo nostro è doppio: da una parte per vedere le vostre stimatissimi persone e per trasmettervi l’amore e la benedizione del patriarcato ecumenico, e dall’altra per venerare il vostro tesoro, la sacra antica icona bizantina dell’Achiropita dal quale dai tempi in cui la Calabria si trovava sotto la materna tutela e protezione della chiesa di Costantinopoli ha ammantato con la sua grazia di Madre di Dio questo popolo fedele e questo luogo”. “Ma oltre alla madre di Dio, qui è intensa la presenza dei due grandi Santi della chiesa indivisa e ci fanno grazia di tanto raccoglimento: S. Efrem e San Nilo. La loro benedizione sia su tutti noi. Analogamente ha valore anche il vostro secondo tesoro, il famoso evangelario, il Codex Purpureus Rossanensis con le sue famose miniature”.  “Sappiamo Eccellenza caro fratello Giuseppe – rivolgendosi a Mons. Satriano – che lavorate con zelo encomiabile nella vostra azione ecclesiastica e che siete attivo e uomo di amore e di mente aperta. Vi preghiamo in quest’ambito di valorizzare sempre la ricca e venerabile tradizione orientale le cui radici sono profondissime e fortissime in Calabria e si rintracciano facilmente nei cuori del suo popolo. Vi attendiamo alla prima occasione in Costantinopoli per potervi ricambiare l’amore e l’onore”.

S. E. Mons. Satriano ha fatto dono al Patriarca di una tavola in legno raffigurante l’Achiropita con ai lati i Santi Nilo e Bartolomeo.

La delegazione si è poi spostata nella sala del Codex dove il Patriarca Bartolomeo I è stato protagonista della cerimonia dello sfoglio del Codex, scegliendo quale miniature  da esporre: la Lavanda dei piedi e l’ultima cena”.

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