Il messaggio dell’Arcivescovo dopo l’esondazione del fiume Crati

La Chiesa di Rossano – Cariati sta seguendo l’evolversi della situazione delle famiglie, vittime dell’esondazione del fiume Crati che ha colpito la località di Thurio, attraverso la presenza fattiva del parroco, don Cosimo Galizia,  e della Caritas diocesana guidata da don Stefano Aita.  Questa mattina, S. E. l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano, si è recato sul posto per  celebrare una Santa Messa di Ringraziamento al Signore per le vite umane salvate, al termine della quale, ha visitato i primi  caseggiati colpiti dalla esondazione, dove ha preso contatto con la disperazione delle famiglie maggiormente danneggiate. Mons. Satriano ha, inoltre, rilasciato  il seguente messaggio:

“È triste dover constatare come la storia si ripeta: una storia di miseria, di povertà ma soprattutto di mancanza di dignità per questa terra. L’esondazione del Crati, di alcuni giorni fa, segna in maniera drammatica, ancora una volta, i cuori e le storie delle famiglie coinvolte che hanno perso tutto, vedendo infrangersi nel fango le  speranze e le fatiche di una vita.

Il fango fuoriuscito dal letto del fiume, nella zona di Thurio (Cs), è una ulteriore denuncia di un sistema pervasivo e iniquo che ancora caratterizza la nostra terra di Calabria, dove non sembra esserci ascolto nei confronti delle preoccupazioni e delle denunce dei cittadini e dove, abusivismo e malaffare, continuano a spadroneggiare.

Le lacrime e la disperazione del cuore devono trovare una risposta significativa e  certa nell’intervento delle istituzioni e di quanti possono e debbono adoperarsi per sostenere questo delicato momento.

In tal senso, anche la nostra Chiesa locale, già vicina con il parroco e la Caritas, deve e può fare di più.

Auspico che i riflettori non si spengano e che, scevri da ogni interesse, si possa intervenire con efficacia nei tempi più brevi possibili, per restituire dignità al vivere”.

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